Liebster Award

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Ringraziamo le autrici di The Lark and the Plunge per la nomina. È la prima volta che ci capita di partecipare a un evento simile, speriamo di non deludere i nostri lettori. Ma in cosa consiste il Liebster Award? Semplicemente in questo articolo risponderemo a dieci domande per far conoscere un po’ meglio noi e il nostro blog.

Per partecipare è necessario:

  • Ringraziare le persone che ci hanno nominato;
  • Rispondere alle 10 domande da loro proposte;
  • Scrivere 10 nuove domande;
  • Nominare altri 10 blog;
  • Comunicare ai blog scelti la nomina con un commento sotto un loro post.

Bene, cominciamo con le domande!

1- Ti piace rileggere i libri? O una volta letti non riesci più a riprenderli in mano?

 George: Non mi è mai capitato di rileggere lo stesso libro più volte, o se mi è successo non me lo ricordo. Per ora non credo che mi metterei a rileggere libri già letti, piuttosto perchè devo ancora ampliare la mia cultura letteraria. C’è da dire però che la domanda un po’ di voglia di rileggere qualche libro me l’ha messa.

Alessio: Devo dire che mi piace molto ed anche se sono pochi i libri che mi sono trovato a rileggere, alcuni tomi sulla mia libreria sono completamente consumati.

2- Esiste un luogo speciale per te, in cui andare quando senti di aver bisogno di riflettere o in cerca di ispirazione?

George: Un luogo in particolare, per me, non esiste. Tuttavia mi piacciono molto i paesaggi naturali: la calma, la serenità, i colori, le sensazioni che offrono, mi aiutano molto a riflettere. Mi fanno sentire parte dell’immensità dell’universo, permettendomi di andare a focalizzare i miei pensieri su cose inusuali e su aspetti della vita che spesso non trovano spazio nel contatto con le altre persone.

Alessio: In realtà non esiste un posto che cerco quando ho bisogno di ispirazione, tuttavia posti come l’autobus o il treno mi rilassano e mi aiutano a trasportare i pensieri, a comporli e metterli in ordine. Forse trovo questi due posti così adatti a riflettere perché mi sono in un certo senso estranei e “nuovi”, ciò mi fa tralasciare ciò che ho intorno per concentrarmi sulle mie idee mentre osservo il paesaggio che scorre.

3- Hai nostalgia di un’epoca passata? Se sì, quale?

George: Sono un po’ giovane per una domanda simile, però a pensarci bene un po’ mi manca la spensieratezza dell’età infantile. In sé non è una propria e vera mancanza, piuttosto qualcosa che mi fa promettere di non perdere i ricordi che possiedo, insieme a un po’ della gioia sincera dei bambini e dell’impegno che i bambini mettono nei loro giochi.

Alessio: Anch’io ammetto di essere troppo giovane per rispondere appropriatamente ad una domanda simile, ma per ora posso dire che non rimpiango un’età in particolare anzi ammetto che mi piacciono proprio gli anni che sto vivendo.

4- Come blogger, pensi che la carta stampata verrà completamente rimpiazzata dal digitale?

George: Personalmente credo e spero di no. Ho sempre pensato che avere davanti un libro e possederlo materialmente, non sia come avere la sua versione digitale. Il profumo della carta, le pagine ingiallite, la sensazione che si prova a toccare i diversi tipi di copertina sono tutte cose che fanno parte dell’esperienza della lettura. Sarei quindi più favorevole a una coesistenza fra digitale e cartaceo, poichè entrambe le cose hanno i loro vantaggi, anche se preferisco la seconda opzione.

Alessio: Io ho un amore profondo per il cartaceo, ho provato eBook e pdf, ma non c’è confronto con un libro riposto nella libreria. Insomma non si può dire che leggere su un eReader abbia lo stesso gusto di scorrere le pagine di un romanzo. Molte cose, come giornali e riviste, verranno rimpiazzate e questo è un bene, ma non credo che tutti siano disposti ad abbandonare le sensazioni che da il cartaceo.

5- Quando scrivi, ti isoli completamente oppure lo fai ascoltando musica, guardando la televisione o altre cose?

George: Solitamente non faccio nient’altro, se non cercare di concentrarmi su ciò che scrivo. A volte, siccome mi capita di incontrare delle difficoltà nel trovare le parole giuste e per questo motivo, piuttosto che fare una scelta, comincio a vagare per la stanza, trovo che la musica mi aiuti a rilassarmi e mi tiene fisso sulla sedia permettendomi di concludere gli articoli in tempi decenti. Quindi sì, o musica o null’altro.

Alessio: Il silenzio mi concentra, ma non mi aiuta a trovare quella parola che mi aiuta ad andare avanti a scrivere; la musica invece mi da tutto quello che mi serve: chiudo gli occhi e tutto comincia a prendere un ordine, le frasi prendono vita e gli articoli finiscono più in fretta. Anche la TV mi aiuta, ma più che a scrivere mi da una mano a trovare il prossimo argomento da trattare.

6- Se facessero un film sulla tua vita, di che genere sarebbe?

George: Spero qualcosa del tipo “I sogni segreti di Walter Mitty” o comunque qualcosa che possa offrire agli spettatori ciò che esso ha offerto a me.

Alessio: Io credo sarebbe comico, ma con qualche venatura sul drammatico. Condivido però la scelta del mio collega su “I sogni segreti di Walter Mitty”.

7- Hai la possibilità di intervistare una persona famosa per il tuo blog: chi sceglieresti?

George: Sicuramente o un matematico o un attore. Sono entrambi mestieri che ammiro. Per quanto riguarda il primo penso che sceglierei Pier Giorgio Odifreddi, il migliore tra i matematici italiani per me, mentre tra gli attori Daniel Radcliffe, perchè oltre ad essere un grande attore, trovo sia anche un grande intrattenitore in generale.

Alessio: Qui sono diviso: il mio lato che ama la fisica mi indirizza verso Stephen Hawking, un genio la cui ricerca ha un’anima poetica che si rivela mentre scopre la meraviglia della scienza. Il mio lato che ama il teatro si orienterebbe invece su Eugenio Allegri, l’attore per cui è stato scritto “Novecento”, uno dei più bei monologhi mai scritto; su questa opzione sono avvantaggiato in quanto ho avuto l’onore di conoscerlo in uno spettacolo al Regio di Torino.

8- Cosa differenzia il tuo blog dagli altri?

George: Forse i temi trattati e l’approccio ai temi trattati. Qualcuno che tratti di social network lo trovate di sicuro, ma non ho visto nessuno parlare di giochi di società. Non affermo nulla con certezza perchè non conosco così tanti blog, ma questo è quello che più si avvicina a una risposta.

Alessio: Su questa domanda condivido pienamente le opinioni di George, come chi ci segue saprà già, io tratto principalmente di teatro, poesia e fisica e fino ad ora non ho ancora trovato qualcuno che parli di questi tre argomenti, forse mi sbaglio ma ci ritengo piuttosto “originali”.

9- Che relazione c’è tra il tuo io privato, il tuo io pubblico e il tuo io blogger?

George: Diciamo che cerco di essere la stessa persona per tutti e tre i ruoli. Naturalmente il mio io privato nasconde più cose, ma tra io pubblico e io blogger non credo ci siano enormi differenze. Quando leggete i miei articoli vorrei che pensaste a me più come a una amico che condivide qualcosa, che come a uno sconosciuto che scrive dietro un computer.

Alessio: Il mio io privato è uno e quello resta, ma quello pubblico si divide in molte occasioni: se sono con amici sono una persona, se sto facendo l’animatore un’altra e se sono con i miei parenti un’altra ancora. Studiare recitazione sicuramente mi aiuta a dividere questi personaggi e non mischiarli quando non necessario, credo che questo comportamento faccia parte di un disturbo psicologico, ma va beh. Direi che il mio io blogger faccia parte di uno di questi “io pubblici”, magari un giorno riuscirò ad unirli efficacemente, ma per ora mi diverto ad essere parti di me.

10- Quale poesia avresti voluto scrivere?

George: Piuttosto che scegliere una poesia già fatta, sceglierei un tema affrontato da qualcuno e scriverei la mia interpretazione. Non mi piace prendere le cose fatte da altri e farle mie.

Alessio: “The love song of J. Alfred Prufrock” di Eliot, a mio parere l’incarnazione perfetta dell’amore di tutto. Magica, non c’è nient’altro da dire.

Ecco a voi le nostre domande:

  1. Qual è il libro che più ha influenzato la tua vita?
  2. Un libro, un film e una canzone che descrivano la tua estate?
  3. Che rapporto hai con i social network e qual è quello che frequenti di più?
  4. Pubblicheresti mai una recensione di un gioco da tavolo? Se sì, quale?
  5. Cosa ti ha spinto ad aprire un blog?
  6. Se un libro descrivesse la tua vita, come si intitolerebbe?
  7. Quale evento ti ha spinto ad aprire un blog?
  8. Un libro potrebbe mai spingerti a cambiare completamente idea su qualcosa o qualcuno?
  9. Quale proverbio ritieni vero? Perchè?
  10. Se potessi vedere qualunque spettacolo teatrale, quale sarebbe? E chi avrebbe il ruolo protagonista?

Nominiamo a nostra volta:

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